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Automedicazione, le previsioni per il triennio 2018-2020

Quale sarà l’andamento relativo alla propensione alla spesa e al numero di confezioni erogate dei farmaci di automedicazione nel prossimo triennio? In che direzione si orienterà il mercato del consumo dei farmaci senza obbligo di prescrizione? A rispondere a questa domanda è il rapporto “Numeri e indici dell’automedicazione”, pubblicato da Assosalute, l’associazione che rappresenta i produttori d i medicinali senza obbligo di ricetta medica e completamente a carico del cittadino.
L’analisi pubblicata tiene conto delle proiezioni in termini di prezzi di cessione al pubblico praticati e numero di confezioni erogate e si riferisce al triennio 2018-2020.
Con riferimento ai volumi di fatturato, nel biennio 2018-2019, si prevede un mercato SOP in moderata espansione, rispettivamente dello +0,7% nel 2018 e del +1,3% nel 2019, tenendo conto anche del trend della stagione influenzale 2017/2018. Mentre, nel 2020 si prevede una leggera contrazione del mercato, pari allo -0,5%.
«L’andamento  del  mercato  SOP – si legge nel rapporto – si riflette  poi  sul  rapporto  tra  farmaci  SOP  e  spesa farmaceutica  complessiva  per  farmaci  dispensati  dalle farmacie  aperte  al  pubblico.  Infatti,  le  ultime  stime dell’Osservatorio  Farmaci  prevedono  per  il  triennio  2017-2019 un  andamento  della  spesa  complessiva  per  farmaci  (al  netto degli  sconti  a  carico  della  filiera  sui  farmaci  rimborsati dal  SSN)  tendenzialmente  piatto».
Per questo motivo, «si  prevede  un  sostanziale  mantenimento dell’incidenza  della  spesa  per  farmaci  SOP  sulla  spesa  per farmaci  dispensati  tramite  le  farmacie  territoriali  (13,9% nel  2017,  14,0%  nel  2018  e  nel  2019)».
Con riferimento ai consumi, ovvero al numero di confezioni erogate, «dopo  l’importante  contrazione  registrata  nel  2017  rispetto al  2016  (-4,8%),  ci  si  attende  nel  triennio  2018-2020  –  a parità  di  condizioni  di  contesto  –  una  contrazione  più moderata».
La composizione della spesa nel prossimo triennio non dovrebbe variare, tenendo conto delle categorie terapeutiche, a parità di condizioni regolatorie.
«Complessivamente – conclude il rapporto – nel  prossimo quadriennio  la  spesa  per  farmaci  SOP  dovrebbe  mantenere invariata  la  propria  composizione  per  macro  area concentrandosi  per  circa  il  50%  nel  Nord,  per  circa  il 22%  nel  Centro  e  per  il  restante  28%  nel  Sud».