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Irreperibilità farmaci, quali procedure in caso di carenze o indisponibilità?

L’irreperibilità dei farmaci è un tema molto dibattuto tra i rappresentanti del settore farmaceutico e le pubbliche amministrazioni, impegnati da tempo in un costante dialogo per individuare soluzioni efficaci per arginare il problema. Questo, come noto agli addetti ai lavori, può verificarsi per due cause differenti: la carenza, ovvero l’impossibilità di reperire un medicinale per problemi produttivi del titolare Aic, e l’indisponibilità, ascrivibile invece a disfunzioni della filiera distributiva. In entrambi i casi, sono evidenti i problemi che vengono a crearsi sia per i farmacisti sia per i pazienti. Per supportare chi si trova ad affrontare la questione in prima linea, la Federazione ordini farmacisti italiani (Fofi) ha diffuso una nota con una sintesi delle procedure definite dall’Aifa in caso di carenza o indisponibilità di un farmaco. «Il tema dell’irreperibilità dei medicinali – dichiara la Fofi – è da tempo oggetto di confronto tra le pubbliche amministrazioni – centrali e regionali – coinvolte nella gestione della sanità pubblica e le principali associazioni del settore, nell’ambito del tavolo tecnico sulle indisponibilità istituito presso l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), al quale partecipa anche la Federazione. Durante i lavori del tavolo è emersa la necessità di diffondere ai farmacisti alcune utili informazioni per supportare i pazienti in caso di medicinali irreperibili ed evitando distorsioni nel sistema di segnalazione».

La guida Aifa e l’elenco dei medicinali carenti.

La Fofi invita i farmacisti a consultare la guida elaborata dall’Aifa per i professionisti della farmacia territoriale, nella quale vengono specificate le procedure da seguire per assistere i pazienti in caso di carenza o indisponibilità di un medicinale. A supporto dei farmacisti, la Fofi riepiloga i punti principali del documento. «Nel caso di medicinale mancante – spiega la Federazione – il farmacista deve anzitutto verificare la presenza dello stesso nell’elenco dei medicinali carenti pubblicato sul portale dell’Agenzia e indirizzare i pazienti in base ai suggerimenti presenti nella medesima lista ovvero: trattamento alternativo su indicazione del medico, autorizzazione all’importazione di medicinali analoghi rilasciata alla Asl, autorizzazione all’importazione rilasciata al titolare Aic: le confezioni importate potranno essere dispensate esclusivamente da Asl e/o strutture competenti per territorio, salvo specifiche indicazioni regionali per una modalità di distribuzione per conto. In alcuni casi la distribuzione è demandata alle farmacie ospedaliere. Tuttavia, in caso di difficoltà a individuare la struttura competente, il paziente può contattare il referente regionale individuato per la gestione delle carenze».

Procedura per farmaci non presenti nell’elenco.

Nel caso il farmaco non reperibile non fosse presente nell’elenco ufficiale dell’Aifa, il farmacista deve contattare almeno tre grossisti nel suo territorio per verificare la reale indisponibilità del medicinale in questione. Se effettivamente ne viene confermata l’irreperibilità, per molti farmaci è possibile usufruire dei contatti messi a disposizione dai titolari Aic per le richieste in emergenza. «In caso di mancata fornitura da parte del titolare – segnala inoltre la Fofi – il farmacista dovrà inviare una segnalazione a farmacicarenti@aifa.gov.it, preferibilmente documentando la mancata fornitura, per permettere le azioni di verifica e intervento da parte dell’Aifa».