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Voucher per la digitalizzazione delle PMI, prorogati i termini per ultimare gli investimenti

Il ministero dello Sviluppo Economico ha emanato un decreto direttoriale, in data 14 dicembre 2018, con il quale è stata disposta una “Ulteriore proroga del termine per l’ultimazione degli investimenti delle imprese assegnatarie del voucher per la digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese”. Il provvedimento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 28 dicembre (Serie Generale n. 300).

A tal proposito la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani ha spiegato che «in particolare, il decreto proroga il termine per l’ultimazione delle spese progettuali connesse agli interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e ammodernamento tecnologico al 31 gennaio 2019. Resta confermato tutto quanto disposto dal decreto direttoriale 24 ottobre 2017 e successive modifiche e integrazioni». Da parte sua, il ministero ha specificato che, alla luce del nuovo decreto, «le imprese, dopo aver provveduto al pagamento a saldo di tutte le spese, possono presentare la richiesta di erogazione fino al 14 marzo 2019». E che il testo integrale del decreto è consultabile nel sito del ministero stesso www.mise.gov.it.

Il decreto ministeriale del 24 ottobre 2017 attuava la legge del 21 febbraio 2014 n. 9. Quest’ultima, all’articolo 6, comma 1, prevede che – a beneficio di micro, piccole e medie imprese – siano adottati «interventi di finanziamento a fondo perduto per l’acquisto di software, hardware o servizi finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali e all’ammodernamento tecnologico, tramite la concessione, conformemente al regolamento (CE) n. 1998/2006 sugli aiuti d’importanza minore (“de minimis”), di Voucher di importo non superiore a 10.000 euro». All’epoca il ministero aveva precisato che «ciascuna impresa proponente può presentare un’unica domanda di accesso alle agevolazioni per un importo del Voucher pari al 50 per cento del totale delle spese ammissibili e, in ogni caso, non superiore a euro 10.000.

La suddivisione su base regionale delle richieste pervenute è effettuata in relazione all’ubicazione dell’unità produttiva nell’ambito della quale viene realizzato il progetto di digitalizzazione e ammodernamento tecnologico, indicata dall’impresa proponente nel modulo di domanda. Tale unità produttiva deve essere, alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, già attiva presso il competente Registro delle imprese come risultante dal certificato camerale dell’impresa».